El Seed, messaggi come tsunami

El Seed, messaggi come tsunami

TECARTISTI.COM – MILANO. Il Pirelli HangarBicocca di Milano, celebre per le sue esposizioni d’arte contemporanea, ospita ora un’opera monumentale dell’artista franco-tunisino eL Seed.
Intitolata “Waves Only Exist Because the Wind Blows” (Le onde esistono solo perché il vento soffia), questa installazione trasforma il “Cubo” del centro in un simbolo di viaggio e appartenenza. L’ispirazione dietro l’opera proviene dalla celebre frase di Cesare Pavese:
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via“, tratta dal suo romanzo La Luna e i falò.

L’opera di eL Seed si dispiega come un’onda gigantesca, avvolgendo le pareti esterne del “Cubo” su una superficie di 1000 metri quadrati, visibile anche dall’area circostante di Sesto San Giovanni, dalle strade vicine e dalla ferrovia limitrofa.
Questa scelta non è casuale: l’onda rappresenta il moto perpetuo del partire e tornare, evocando l’energia dei movimenti migratori e il desiderio universale di trovare un luogo da chiamare casa.

Il linguaggio di eL Seed,
un dialogo universale

eL Seed è famoso per il suo stile unico di calligrafia araba, che trasforma le parole in composizioni artistiche che parlano a tutti, oltrepassando le barriere linguistiche e culturali.
La sua abilità nel combinare arte e scrittura crea un linguaggio visivo universale che racconta storie e trasmette messaggi profondi.
In “Waves Only Exist Because the Wind Blows“, eL Seed traduce la saggezza di Pavese in un’opera che risuona con chiunque osservi, indipendentemente dalla loro origine.

Le eleganti curve della calligrafia di eL Seed incarnano il concetto di appartenenza e viaggio, intrecciando memorie collettive e personali.
Ogni tratto della calligrafia può essere visto come un filo della nostra storia individuale, intessuto nel grande arazzo dell’esperienza umana. Questo linguaggio visivo crea un’opera che non è solo un piacere per gli occhi, ma anche un invito alla riflessione sulla nostra identità e sul nostro posto nel mondo.

Un’opera che parla al cuore

L’installazione di eL Seed al Pirelli HangarBicocca è molto più di una semplice opera d’arte; è un dialogo aperto sulle nostre radici, sui nostri viaggi e sul desiderio di appartenenza.
È un invito a riflettere sulle nostre esperienze personali e su come queste si intrecciano con le storie degli altri.
In un mondo sempre più globalizzato e in continuo movimento, l’opera di eL Seed ci ricorda l’importanza di trovare e creare luoghi di appartenenza, pur mantenendo l’inevitabile desiderio di esplorare e scoprire. Come le onde che non cessano mai di muoversi, così anche noi continuiamo a cercare, viaggiare e ritornare, portando con noi le memorie e le esperienze che definiscono chi siamo.

L’artista, il curatore e il direttore…

eL Seed, artista franco-tunisino, è rinomato per la sua calligrafia araba che trasforma in opere d’arte vibranti esposte in tutto il mondo.
Ha decorato facciate iconiche come l’Institut du Monde Arabe a Parigi e luoghi meno convenzionali come le favelas di Rio de Janeiro e le baraccopoli di Città del Capo.
La sua opera più nota, Perception, nel quartiere Manshiyat Nasr al Cairo, gli ha fruttato premi internazionali.
Riconosciuto dal World Economic Forum come Young Global Leader nel 2021, eL Seed è stato anche premiato dall’UNESCO e da Foreign Policy per il suo impatto culturale e sociale.
Nel 2015, è stato selezionato come TED Fellow e ha collaborato con Louis Vuitton per il progetto “Foulard d’Artistes”.
Il progetto Outside the Cube di Pirelli HangarBicocca, curato da Cedar Lewisohn, è un’iniziativa che dal 2016 espande l’arte contemporanea agli spazi esterni del centro.
Diretto dall’impareggiabile Vicente Todolí, l’HangarBicocca promuove dialoghi tra l’arte e l’ambiente urbano, trasformando Milano in un polo d’arte pubblica.

Il murales dell’artista eL Seed
sarà presentato il 3 Luglio

 

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