Malasaña, specchio di passato e futuro per Madrid
La scintilla del movimento MeToo è scattata qui
Malasaña, anche conosciuto come barrio de las Maravillas, è famoso per le sue vibranti street art, per un eclettico mix di negozi e viva e autentica atmosfera moderna portata come una ventata di aria fresca dai giovani
TECARTISTI.COM – MADRID. Nascono in Spagna le radici del ME TOO, caro alle donne e agli uomini civili di tutto il mondo.
A seminarle è stata proprio una donna, Manuela Malasana, che fu giustiziata per aver ucciso due soldati di Napoleone che le avevano rivolto delle pesanti molestie verbali.
Nella capitale dell’Isola Iberica c’è addirittura un quartiere che celebra con fierezza la bellezza intellettuale e artistica dell’orgoglio delle persone per bene.
Ed è proprio il quartiere che Madrid ha dedicato a Manuela e si chiama Malasaña.
È qui che Storia e Arte Urbana si incontrano nel Cuore di Madrid.
Se per qualsiasi ragione si è nel centro della capitale spagnola, non si possono perdere il quartiere Malasaña, il cuore dell’arte urbana di Madrid.
Visitata da gente di tutte le etá ed etnia, il quartiere è conosciuto per il suo mix di storia, arte, culture e anche per il suo lifestyle alternativo, che incarna una essenza di creatività, ribellione e, cosa più importante, libertà.
Tuttavia, è fondamentale conoscere le sue origini per capirne il significato di oggi.
Un quartiere con radici rivoluzionarie
Conosciuto anche come Barrio central (barrio de las Maravillas), le origini di Malasaña risalgono al XVIII secolo, ma il suo posto nella storia è solidificato nel 1908 durante le sommosse del Due di Maggio, quando si lottava per l’indipendenza della Spagna contro l’impero di Napoleone.
In questa importante data i locali resistettero coraggiosamente alle truppe francesi.
Elemento di spicco della resistenza fu proprio lei: Manuela Malasana, una sarta di 17 anni di che divenne il simbolo della ribellione e il cui nome negli anni fu donato al quartiere.
Le azioni di Manuela diventarono leggendarie, tanto da creare diverse versioni della propria fine:
la principale racconta che fu giustiziata per aver ucciso due soldati francesi che le avrebbero fatto delle pesanti avance.
Quest’ultima versione è diventata proprio il simbolo dell’attuale movimento “No significa No” per rivendicare il diritto delle donne alle proprie scelte.
A prescindere da quale sia l’esatta verità storica, questa sua eredità culturale continua a vivere giorno dopo giorno in quell’area del centro di Madrid.
L’epicentro della rivoluzione culturale madrileña
Alla fine del 20° secolo Malasaña si ritrova ancora una volta nel cuore della rivoluzione, questa volta però culturale.
Tra la fine degli anni 70’ e inizio anni 80’, mentre la Spagna vive il periodo di transizione dalla dittatura alla democrazia, Malasana diventa l’epicentro della movida madrilena.
Uno spontaneo movimento interculturale che fu caratterizzato da una improvvisa esplosione di libertà artistica, creatività ed espressività sotto forma di sperimentazione attraverso musica, cinema, arte e moda.
I bar, i club e le vie della zona diventarono terreno fertile per una generazione di artisti, musicisti e persone con pensiero democratico che volevano liberarsi dal ricordo delle costrizioni della passata dittatura.
Con i giovani la sera sorge il sole
La movida, dunque, non solo ha trasformato Malasaña, ma ha anche influenzato l’identità culturale della Spagna, posizionando il quartiere come un’ispirazione di modernità e innovazione.
Malasaña, o il suo ex ‘borgo’, è famoso per le sue vibranti street art, per un eclettico mix di negozi e viva e autentica atmosfera.
Ė una calamita per creativi e un simbolo per Madrid della capacità unica di onorare la storia e allo stesso tempo abbracciare il cambiamento.
Questa zona continua a giocare un ruolo cruciale nella scena culturale della capitale spagnola, fondendo tradizione con innovazione, attirando quelli che cercano la fusione tra storia, arte e comunità.
Ecco, dunque, che Malasana non è solo un quartiere, ma è la cronaca vivente della dinamica storica di Madrid, dove ogni suo angolo racconta le pagine di una rivoluzione artistica e di un importante cambiamento socioculturale.