Hey, c’è Fairey a Milano

Hey, c’è Fairey a Milano

Opportunista che surfeggia sulle onde dell'umore sociale?

La sua opera più nota perchè divenuta immediatamente popolare è il poster "HOPE" di Barack Obama che simboleggia il potere dell'arte come catalizzatore di cambiamento politico e sociale

TECARTISTI.COM – MILANO. Il successo di un artista dovrebbe essere valutato oltre la superficiale esaltazione nei salotti web.
Tra questi dibattiti emergono figure come Shepard Fairey?  Un artista il cui impegno e talento meritano una considerazione più profonda.

Nato a Charleston nel 1970, Fairey è colui che ha saputo influenzare la cultura visiva contemporanea mescolando l’arte di strada con temi di grande attualità sociale, spaziando dai diritti umani all’ambiente, ispirato da movimenti come l’hip hop e il punk.
La sua opera più nota, il poster “HOPE” di Barack Obama, simboleggia il potere dell’arte come catalizzatore di cambiamento politico e sociale.
Un opportunista che surfeggia sulle onde dell’umore sociale?
No, un artista che testimonia il suo tempo aiutando gli altri ad interpretarlo essendone protagonisti e non spettatori. 

Muri narranti da comprendere

La sua mostra “OBEY: The Art of Shepard Fairey” alla Fabbrica del Vapore a Milano celebra 35 anni di carriera con una collezione di opere, incluse creazioni inedite, suddivisa in sezioni tematiche: propaganda, pace e giustizia, musica, ambiente e nuove opere.
Ogni sezione riflette l’impegno di Fairey verso una società più equa e consapevole, utilizzando l’arte per stimolare il pubblico a riflettere e reagire.
La sezione ambientale, ad esempio, sottolinea l’importanza dell’azione collettiva nella protezione del pianeta, mentre le opere dedicate alla musica riflettono l’universalità e l’accessibilità di quest’arte, evidenziando come influenze musicali come i Sex Pistols e Bob Marley abbiano plasmato il suo stile visivo e tematico.
In sintesi, la mostra non solo espone l’arte di Fairey ma invita i visitatori a una profonda riflessione sui temi trattati, promuovendo un dialogo attivo attraverso l’arte visiva.
Un’esposizione imperdibile!

TAGS