Chi Siamo

Noi, giornalisti sostenitori di Tecartisti.com, riconosciamo nelle molteplici espressioni dell’arte e della bellezza un incessante dialogo e un potente strumento di comunicazione globale, capace di intrecciare legami emotivi tra individui provenienti da ogni angolo del mondo.
La nostra piattaforma informativa si erge come un accogliente crogiolo, dove ogni forma di espressione artistica trova rifugio, arricchendo il panorama con una varietà di voci e visioni uniche.

Il nucleo pulsante della nostra redazione è composto da un selezionato ensemble di giornalisti e cultori delle arti, tutti partecipi della visione del nostro Direttore, Ettore Politi.
Con una carriera nel giornalismo che abbraccia oltre quattro decenni, Politi ha permeato con la sua saggezza diversi ambiti, dalla cultura alla cronaca, fino alla sfera politica.
La sua esperienza è un caleidoscopio di ruoli, che spaziano dall’analisi dei fenomeni mafiosi all’incarico di ghostwriter per figure politiche e letterarie, sino alla direzione di autorevoli testate di informazione e alla guida di significative Agenzie di stampa e di Comunicazione Pubblica.
In questo lungo percorso, non ha mai smarrito la sua innata passione per l’arte e la bellezza, abbracciando con entusiasmo tutte le loro molteplici sfaccettature visive e spirituali.

Gli esperti giornalisti di oggi, che siano stati colleghi in passato o neofiti nel campo, si sono uniti con fermezza a questo progetto. “Mi ha contattato spiegandomi la visione di Tecartisti.com e ha subito chiarito che si tratta di una missione stimolante, non certo di un lavoro”, ha condiviso con entusiasmo uno dei membri del nostro staff, riflesso del sentimento vissuto da tutti noi.

Il culmine coinvolgente dei propositi di Ettore Politi, come narrato da noi che stiamo elaborando questa presentazione, è avvenuto durante una delle prime videoriunioni.
Qui, egli ha condiviso un suo timore: “Pochi riescono a penetrare appieno nel mistero della cultura mafiosa”.
Quest’affermazione ha inizialmente lasciato noi presenti perplessi; tuttavia, la chiarezza è giunta quando una collega ha richiesto ulteriori chiarimenti.
Con un esempio sorprendentemente incisivo, lui ha messo in luce un potenziale e intricato ciclo nel mondo del successo: “Un artista rischia di essere idealizzato e commercializzato solo se proposto da individui che, spesso, mancano di autentica competenza artistica, ma eccellono solo nell’arte del networking. Una tale pratica, finalizzata solo all’arricchimento di una ristretta cerchia di persone, può assume contorni simili a quelli della cultura mafiosa.
Non vi sembra un parallelismo degno di riflessione visto che artisti davvero talentuosi potrebbero esserne le vittime?”.
In questo eloquente quadro, emerge la nostra incrollabile fede nell’arte come strumento di connessione e trasformazione, animata dalla saggezza e dalla fervida visione di coloro che sono in grado di scrutare oltre le apparenze.