All’HangarBicocca per viaggiare con Saodat Ismailova

All’HangarBicocca per viaggiare con Saodat Ismailova

Parole pronunciate con cinema, musica e arti visive

Soadat Ismailova, per la prima volta in Italia, si confronta con il crocevia culturale tra Oriente e Occidente. La mostra 'A Seed Under Our Tongue' di Saodat Ismailova, è in programma dal 12 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 presso Pirelli HangarBicocca

TECARTISTI.COM – MILANO. La mostra ‘A Seed Under Our Tongue’ di Saodat Ismailova aprirà il 12 settembre 2024. Si terrà presso Pirelli HangarBicocca fino al 12 gennaio 2025.
È la prima personale completa dell’artista in Italia.
Curata da Roberta Tenconi, offrirà un percorso di oltre dieci anni di arte.
Le opere saranno esposte in un ambiente creato appositamente.
Saodat Ismailova, nata a Tashkent nel 1981, vive tra Parigi e Tashkent.
È una figura chiave tra i filmmaker post-sovietici dell’Asia Centrale.
Esplora memorie, riti e saperi ancestrali.
Affronta l’eredità culturale, il ruolo femminile e l’impatto umano sull’ambiente.

L’ARTISTA AMA IL CINEMA LENTO
PER NON FAR DIMENTICARE

Ismailova si distingue per la capacità di dilatare la temporalità cinematografica, impiegando campi lunghi che evocano l’estetica del “cinema lento”, spesso arricchiti da filmati d’archivio e installati all’interno di elementi scultorei tessili, ispirati alla tradizione vernacolare della sua terra.
Le opere di Ismailova evocano narrazioni potenti e ipnotiche, al confine tra cinema, suono e arte visiva, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva in cui si intrecciano le storie stratificate dell’Asia Centrale. Attraverso le sue immagini, Ismailova indaga miti, sogni e realtà sociali, riflettendo sull’identità, l’emancipazione femminile e il retaggio coloniale.

Hungher Bicocca Milano esposizione di Saodat Ismailova

UN PERCORSO ONIRICO TRA RADICI
FAMIGLIARI E TRADIZIONI ANCESTRALI

Attribuisce un particolare significato alle radici spirituali della sua famiglia, richiamando le figure delle donne, in particolare quella della nonna, e attingendo alle tradizioni orali e alle credenze animiste.
Come afferma la curatrice Roberta Tenconi,  ‘A Seed Under Our Tongue’ sarà una mostra che condurrà i visitatori in un viaggio onirico tra diverse narrazioni e paesaggi, creando un intricato intreccio di immagini ed epoche.
In questo contesto, Ismailova si confronta con il crocevia culturale tra Oriente e Occidente, offrendo una prospettiva unica sulle storie e sulle memorie di una regione in continua trasformazione.

TAGS