Dal medioevo a Banksy, poi kusama

Dal medioevo a Banksy, poi kusama

L'arte evolve dai capolavori religiosi medievali ai maestri come Leonardo, Michelangelo e Banksy, scolpendo la nostra cultura. Yayoi Kusama, con la sua distintiva psichedelia e i polka dots, riflette l'infinito e la sua lotta personale, influenzando generazioni di artisti

Yayoi Kusama, Fireflies on the Water, 2002. Whitney Museum of American Art, New York; purchase with funds from the Postwar Committee and the Contemporary Painting and Sculpture Committee and partial gift of Betsy Wittenborn Miller 2003.322. © Yayoi Kusama. Photo Sheldan C. Collins.

TECARTISTI.COM –  Da oltre mille anni, dopo il fervente periodo dell’arte religiosa concentrata sui capolavori dei miniati, inizia ad affiorire l’arte delle emozioni e dei sentimenti incondizionati.
La storia ci dona dei capolavori, tanti capolavori, con nomi che per i prossimi millenni rimarranno scolpiti nel monolite della vera cultura.
Oggi sogniamo, respiriamo, elaboriamo, cresciamo e stimoliamo nuovi inesplorati pensieri ed emozioni proprio grazie a quanti ci hanno narrato tanta bellezza, sia essa struggente che affascinante.
In questo caso poniamo l’attenzione sulla letteratura figurativa di  Cimabue, Giotto, Leonardo da Vinci, Botticelli, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Rubens, Rembrandt, Goya, Vincent van Gogh, Claude Monet, Manet, Pablo Picasso sino a Banksy o Richter.

Kusama, la visione dell’arte magica

A chi è affidato per il futuro il nostro specchio dell’arte magica che ci consente di vedere ciò che altrimenti non riusciremmo a vedere?
C’è l’imbarazzo della scelta, ma le opere di un artista su tutti non imbarazzano certo.
Ci riferiamo a Yayoi Kusama.
Nata in Giappone nel 1929, Yayoi Kusama è diventata una delle figure più influenti dell’arte contemporanea.
La sua carriera, che si estende su oltre sette decenni, è caratterizzata dalla sua capacità di unire diverse forme d’arte, tra cui pittura, scultura, installazioni, e performance art, con un tocco distintivo di psichedelia e ripetizione ossessiva.

Punti di infinito e genio

Il tema dei punti (polka dots) è forse l’elemento più riconoscibile del lavoro di Kusama.
Questi motivi ricorrenti possono essere trovati in tutte le sue opere, dalle pitture ai suoi celebri Infinity Mirror Rooms.
Questi punti non sono solo un’espressione estetica, ma riflettono la sua visione dell’infinito e la sua lotta personale con disturbi mentali, che ha affrontato sin dalla giovane età.
L’arte di Kusama ha raggiunto una fama internazionale, influenzando generazioni di artisti e appassionati. Le sue mostre attirano milioni di visitatori in tutto il mondo, e le sue opere fanno parte delle collezioni dei più importanti musei, tra cui il Museum of Modern Art (MoMA) di New York, la Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi.
In Italia è stata recentemente ospitata una sua mostra magnificamente allestita nel Palazzo della Ragione a Bergamo. 

 

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